Acne in estate: come protegge la pelle e controllare i fattori che la peggiorano  

Card grafica sull'acne dal titolo: "Come curare l'acne in estate"

Nei mesi estivi, sudore e protezioni solari accentuano le imperfezioni cutanee, soprattutto nei soggetti predisposti. L’acne estiva, nota anche come acne solare, è una condizione comune che peggiora con il caldo e l’esposizione prolungata al sole. Oltre il viso può colpire anche altre parti del corpo come schiena, spalle e petto. 

Conoscere il tipo di acne e scegliere i trattamenti giusti è fondamentale per affrontare i mesi più caldi senza rinunciare al benessere della pelle

Cos’è l’acne e quanto dura 

L’acne è un’infiammazione dei follicoli pilosebacei della pelle e si presenta in diverse forme, da acne leggera fino a forme più gravi come l’acne nodulo cistica o l’acne papulo pustolosa. In estate, l’aumento della sudorazione e l’uso di cosmetici comedogeni favoriscono la comparsa di lesioni infiammatorie. In questo periodo, i sintomi tendono ad attenuarsi, ma senza una corretta gestione, peggiorano alla fine della stagione.  
 
La durata varia molto: l’acne giovanile in genere si protrae per qualche anno, ma esistono anche forme di acne tardive, che compaiono in età adulta, con durata variabile. Quest’ultima tipologia necessita di trattamenti mirati e spesso è riconducibile a squilibri ormonali. 

Come riconoscere il tipo di acne 

Capire il tipo di acne è il primo passo per agire in modo corretto. Ne esistono diverse forme, ognuna con caratteristiche specifiche: 

  • acne leggera: piccoli punti neri, brufoli isolati e pelle leggermente infiammata. 
  • Acne papulo pustolosa: presenza di brufoli con pus e papule infiammate. 
  • Acne nodulo cistica: noduli (cisti) profondi e dolorosi. 
  • Acne tardiva: si presenta in età adulta, soprattutto nelle donne, con lesioni infiammate localizzate su mandibola, mento e collo. 
  • Acne solare: simile a una follicolite, compare dopo esposizione al sole. Sul resto del corpo è favorita sudore, magliette sintetiche e poca traspirazione. 
  • Acne da stress: spesso legata a periodi di affaticamento psicofisico, con brufoli localizzati, talvolta anche sul petto o sulla schiena. 

In caso di dubbi o acne persistente, è sempre consigliata una visita specialistica, per stabilirne il grado e il tipo. 

I fattori che peggiorano l’acne in estate 

Durante i mesi caldi, diversi fattori contribuiscono a peggiorare l’acne: 

  • sudorazione eccessiva. 
  • Prodotti solari troppo grassi e non traspiranti. 
  • Prodotti make-up occlusivi.  
  • Detersione aggressiva o troppo frequente. 
  • Indumenti sintetici, soprattutto nel caso di acne sulla schiena. 

Anche l’abitudine di esporre la pelle al sole senza protezione solare, nella speranza di “asciugare” i brufoli, ne comporta un peggioramento a fine estate (il cosiddetto “effetto rebound”, che approfondiremo nel prossimo paragrafo). 

Cos’è l’effetto rebound? 

Molte persone notano un apparente miglioramento dell’acne, soprattutto dopo l’esposizione al sole. La pelle sembra più asciutta, le lesioni si attenuano e l’abbronzatura uniforma l’incarnato. Tuttavia, questo effetto è temporaneo: quando si smette di esporsi al sole con regolarità, si assiste a un peggioramento improvviso dell’acne, noto come effetto rebound. I raggi UV inizialmente riducono l’infiammazione e seccano la pelle, rallentando la comparsa dei brufoli. Ma nel frattempo: 

  • la pelle si inspessisce per difesa (ipercheratinizzazione) 
  • Le ghiandole sebacee aumentano la produzione di sebo per compensare la secchezza 
  • I pori si occludono facilmente, favorendo la formazione di nuove lesioni infiammatorie 

Quando si interrompe l’esposizione solare, questi meccanismi riattivano l’acne in modo più intenso con brufoli diffusi. 

Come proteggere la pelle (senza innescare l’effetto rebound) 

Per prevenire l’effetto rebound, è fondamentale proteggere e idratare la pelle ogni giorno

  • applica una protezione solare 50+ specifica per il viso, ad ampio spettro (UVA/UVB), non comedogena. 
  • Rinnova l’applicazione ogni 2 ore 
  • Scegli texture leggere: fluide, gel o spray. 
  • Detergi la pelle mattina e sera con detergenti delicati. 
  • Mantieni la pelle idratata, anche quella grassa: usa creme idratanti e lenitive leggere a base di niacinamide, acido ialuronico o gel d’aloe. 
  • Evita l’uso combinato di troppi attivi irritanti, come esfolianti o retinoidi fotosensibilizzanti. 
  • Evita di toccare le lesioni o schiacciarle. 

Come curare l’acne in estate (e non solo) 

Che sia estate o nel resto dell’anno, non esistono prodotti miracolosi che funzionano per tutti. Ogni pelle è diversa e ha bisogno di un trattamento personalizzato.  

Gli esfolianti chimici, come gli alfa e beta idrossiacidi (AHA e BHA), sono tra gli attivi più utilizzati nei prodotti per pelli acneiche. Pur essendo efficaci, vanno usati con cautela, soprattutto in estate, perché sono fotosensibilizzanti e causano irritazioni se applicati prima dell’esposizione al sole. Quando la pelle è già infiammata — anche in modo lieve — è importante non irritarla ulteriormente. Per questo, in questi casi, è meglio limitare l’uso di esfolianti e preferire prodotti idratanti e lenitivi. 

Alimentazione e acne: quali cibi aiutano davvero la pelle? 

La salute della pelle passa anche da ciò che mangiamo. Alcuni alimenti riducono l’infiammazione e migliorano la salute della pelle. Altri, al contrario, favoriscono la comparsa di brufoli e impurità. 

È importante scegliere cibi freschi, ricchi di acqua e antiossidanti, che aiutano l’equilibrio della pelle:  

  • Frutta fresca e verdura cruda (in particolare rucola e radicchio) 
  • Legumi e cereali integrali  
  • Olio extravergine d’oliva (ricco di antiossidanti) 
  • Acqua, da bere abbondantemente  

Al contrario si devono limitare i cibi ricchi di istamina che aumentano l’infiammazione della pelle:  

  • Cibi affumicati e fermentati 
  • Formaggi stagionati 
  • Alcuni tipi di pesce (tonno, sgombro, acciughe) 
  • Avocado, uova e cocco e frutta secca 
  • Cibi pronti e processati 
  • Salumi, alcolici, alimenti ad alto indice glicemico. 

Affidarsi a un nutrizionista è il modo migliore per ricevere indicazioni personalizzate e realmente efficaci. 

Rivolgersi a un medico specialista  

Quando l’acne è grave e non tende a migliorare, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo e, in alcuni casi, anche a un ginecologo. Infatti, squilibri ormonali — come quelli legati alla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) — possono essere tra le cause dell’acne persistente. Solo una valutazione specialistica consente di definire con precisione l’origine del problema e impostare un trattamento davvero personalizzato.  

L’acne non si risolve in pochi giorni: è necessario seguire un protocollo per mesi, ma con costanza e con la giusta attenzione si vedranno miglioramenti visibili e duraturi. 

Osservare la pelle, usare prodotti adeguati e curare l’alimentazione sono le chiavi per affrontare ogni forma di acne, anche durante i mesi più caldi. 

Esposizione al sole: quanto fa bene e quanto fa male? 

sole: alleato o nemico? esposizione solare fa bene , ma solo se lo si fa nel modo giusto


Con l’arrivo dell’estate, la voglia di stare all’aria aperta cresce. Sole, luce e giornate lunghe ci mettono di buonumore, ma ci espongono anche a rischi spesso sottovalutati. 
L’esposizione solare fa bene, ma è importante farlo in modo consapevole. Capire quando e come farlo fa la differenza tra un beneficio reale e un pericolo per la salute.  

Quali sono i benefici dell’esposizione solare?

Il sole non è solo sinonimo di abbronzatura. Una corretta esposizione solare, anche di soli 15–30 minuti al giorno su viso e braccia, stimola la produzione di vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa, del sistema immunitario e del tono dell’umore.  

La luce solare influisce anche sulla produzione di serotonina, una sostanza che migliora l’umore e aiuta a contrastare ansia, stress e disturbi affettivi stagionali. Inoltre, contribuisce a regolare il ciclo sonno-veglia, favorendo un riposo più profondo e rigenerante. 

Infine, in alcune persone, il sole può migliorare condizioni dermatologiche come psoriasi ed eczemi, purché l’esposizione sia moderata e protetta. 

I rischi di una scorretta esposizione al sole 

Esporsi al sole senza protezione può causare scottature, danni cutanei profondi e aumentare il rischio di tumori della pelle. Al centro di questa reazione c’è la melanina, il pigmento che protegge naturalmente la pelle dai raggi UV. Le persone con pelle chiara, avendo meno melanina, sono più soggette a rossori, gonfiore e dolore, tutti segni tipici di una scottatura. 
 
Anche senza bruciature visibili, i raggi UV danneggiano le cellule cutanee. Questo rischio riguarda anche chi ha la pelle scura o si abbronza facilmente. I danni si accumulano nel tempo: ogni esposizione non protetta può contribuire all’invecchiamento precoce e aumentare la probabilità di sviluppare un tumore cutaneo. 

Raggi solari: quali sono le differenze? 

Le radiazioni solari sono classificate in base alla loro caratteristica lunghezza d’onda. Oltre alla luce visibile, si distinguono raggi infrarossi (IR) e ultravioletti (UV). Questi ultimi, sono alla base degli effetti del sole sulla nostra pelle. Esistono diversi tipi: 

  • UVA: rappresentano la maggior parte dei raggi UV. Penetrano in profondità nella pelle e, seppur non causino scottature immediate, sono i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo precoce e possono danneggiare il DNA delle cellule. 
  • UVB: meno abbondanti, sono quelli che stimolano la produzione di vitamina D, ma anche i principali responsabili delle scottature
  • UVC: sarebbero i più pericolosi, ma fortunatamente sono filtrati dallo strato di ozono. 

Come proteggere la pelle in estate?

I filtri solari assorbono o riflettono i raggi UV. Per difendere la pelle sia dai raggi UVB che UVA (che causano invecchiamento precoce della pelle), occorre utilizzare una protezione solare che possa fornire protezione UV ad ampio spettro (UVA/UVB).

Cosa vuol dire SPF?  

Il valore SPF (Sun Protection Factor) indica per quanto tempo i raggi UVB impiegano a causare arrossamenti sulla pelle protetta, rispetto a una pelle non protetta. Ad esempio, un SPF 30 rallenta di 30 volte il processo di scottatura. 

Ma non si tratta solo di tempo: SPF 30 filtra circa il 97% dei raggi UVB, mentre SPF 50 arriva al 98%. Questa differenza dell’1% può sembrare minima, ma equivale a un’esposizione del 50% in più ai raggi UV con SPF 30 rispetto a SPF 50. 

Per chi ha una pelle particolarmente sensibile, fitta di nei, con patologie genetiche (come albinismo o xeroderma pigmentoso), o si espone in ambienti estremi (alta quota, zone equatoriali), è consigliato un SPF 50+ resistente all’acqua e a largo spettro

Quando e quanto SPF mettere sul viso prima dell’esposizione al sole?  

Una corretta applicazione resta fondamentale: 

  • Usa circa 2 cucchiai di prodotto 30 minuti prima dell’esposizione al sole. 
  • Per il viso basta una striscia di crema su indice e medio.
  • Riapplica ogni 2 ore o dopo aver sudato o fatto il bagno. 


Consigli di Casa: prevenire le malattie della pelle 

MALATTIE DELLA PELLE

Le malattie della pelle sono condizioni che colpiscono la struttura e la funzionalità della cute, variando da patologie lievi e temporanee a disturbi cronici e invalidanti. 

Tra le più comuni troviamo la dermatite, la psoriasi, l’eczema, l’acne, le infezioni fungine e i tumori cutanei come il melanoma. In Italia, secondo recenti studi epidemiologici, oltre il 20% della popolazione soffre di una qualche forma di malattia della pelle, con una prevalenza che varia in base alla condizione specifica. 

Ad esempio, la psoriasi colpisce circa 2,5 milioni di italiani, mentre l’acne è particolarmente diffusa tra gli adolescenti, con una prevalenza del 70-90% durante l’età giovanile. 

Quali sono le principali cause? 

Le cause associate alle malattie della pelle sono molteplici e possono essere di natura genetica, ambientale o legate allo stile di vita. La dermatite, ad esempio, può essere scatenata da allergeni o sostanze irritanti presenti nei cosmetici, nei detergenti o in determinati tessuti, la psoriasi è una malattia autoimmune con una componente genetica, mentre l’acne è spesso causata da squilibri ormonali, stress e dieta.  

Le infezioni fungine possono derivare, invece, da una scarsa igiene o dall’uso di abbigliamento troppo stretto che non permette alla pelle di respirare.  

Inoltre, l’esposizione eccessiva ai raggi UV senza adeguata protezione solare è la principale causa dei tumori cutanei, compreso il melanoma. 

Malattie della pelle: consigli di prevenzione

La prevenzione di queste malattie è essenziale per mantenere una cute sana e prevenire condizioni più gravi. Ecco alcuni consigli semplici e pratici che i nostri medici raccomandano anche, soprattutto, in vista dell’estate: 

  1. Protezione Solare: Utilizzare sempre creme solari ad ampio spettro con un alto fattore di protezione (SPF), specialmente durante le ore di punta, e indossare abbigliamento protettivo, cappelli e occhiali da sole. 
  2. Igiene e Cura della Pelle: Mantenere una buona igiene personale, utilizzando prodotti delicati e adatti al proprio tipo di pelle. Evitare di utilizzare saponi e detergenti troppo aggressivi che possono irritare la pelle. 
  3. Alimentazione Equilibrata: Seguire una dieta sana e bilanciata ricca di vitamine e antiossidanti, che contribuiscono a mantenere la pelle in salute. L’idratazione è fondamentale: bere molta acqua per mantenere la pelle idratata dall’interno. 
  4. Prevenzione sul Posto di Lavoro: Per chi lavora in ambienti a rischio, come chi è esposto a sostanze chimiche o a radiazioni, è essenziale utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati, come guanti, maschere e abbigliamento protettivo. Le mani devono essere lavate frequentemente e idratate per prevenire dermatiti da contatto. 
  5. Consultazioni Mediche Regolari: Effettuare controlli dermatologici periodici per individuare precocemente eventuali problemi cutanei. Non esitare a consultare un dermatologo alla comparsa di segni sospetti sulla pelle. 

Seguire questi consigli può aiutare a prevenire molte delle malattie della pelle e a mantenere una cute sana.  

La nostra clinica si impegna ogni giorno a fornire le migliori cure e a promuovere la salute della pelle attraverso una prevenzione efficace: se sei interessato a prenotare una visita dermatologica, contattaci attraverso i nostri riferimenti!  

Euromelanoma Day: combattere il melanoma attraverso la consapevolezza e la prevenzione 

L’Euromelanoma Day è un’iniziativa europea che si tiene ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica sul melanoma e per promuoverne la prevenzione e la diagnosi precoce.  

Fondata nel 1999 dal Prof. Dr. Veronique del Marmol, da 25 anni l’iniziativa si propone di educare le persone sull’importanza della protezione dermatologica grazie alla sorveglianza dei nei e della consultazione di uno specialista per il controllo regolare della pelle, oltreché all’ausilio di strumenti come una buona protezione solare. 

Ma che cos’è il melanoma? 

Il melanoma: una minaccia da non sottovalutare

Il melanoma è un tipo di tumore cutaneo che si sviluppa dalle cellule pigmentate della pelle, chiamate melanociti. Sebbene sia meno comune rispetto ad altri tipi di tumori della pelle, il melanoma è più pericoloso a causa della sua tendenza a diffondersi rapidamente ad altri organi se non trattato precocemente.  

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il melanoma è responsabile della maggior parte delle morti causate da tumori cutanei ed è in crescita a livello globale.  

Si stima, infatti, che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. 

L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce

L’Euromelanoma Day promuove l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del melanoma attraverso una serie di attività educative e di screening gratuiti. 

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare il tumore e coinvolge pratiche come l’uso di creme solari ad ampio spettro, l’evitare l’esposizione eccessiva ai raggi UV, l’indossare abbigliamento protettivo e il sorvegliare i propri nei per eventuali cambiamenti sospetti. 

La diagnosi precoce è altrettanto cruciale, poiché il melanoma è altamente curabile se individuato nelle fasi iniziali. L’autosorveglianza dei nei e la consultazione di uno specialista per esami cutanei regolari sono fondamentali per individuare eventuali segni precoci e per garantire un trattamento tempestivo. 

Se sei interessato a una visita dermatologica, contatta la nostra clinica: Casa del Sole offre, infatti, visite specialistiche per la prevenzione, diagnosi e trattamento delle principali patologie che possono colpire la pelle.