Consigli di Casa: prevenire i dolori articolari  

Quando parliamo di dolore articolare intendiamo una manifestazione dolorosa accompagnata, molte volte, da gonfiore e infiammazione a carico di una o più articolazioni del corpo come, ad esempio, spalla, ginocchio, polso, mano, anca, gamba e piede.  

È un disturbo molto comune nella popolazione, soprattutto per le persone più anziane. 

In genere, il dolore si associa a modificazioni di volume e temperatura in corrispondenza dell’articolazione coinvolta, che diviene gonfia, arrossata e calda.  Altri possibili sintomi concomitanti possono comprendere rigidità articolare e ridotta mobilità

Il dolore alle articolazioni può avere una natura transitoria e risolversi spontaneamente, se così non fosse è sempre bene consultare un medico per decifrare la natura del sintomo.  

Le cause principali  

Il dolore, molto spesso, è causato da traumi articolari o pre-articolari o da patologie quali artrite e artrosi. I dolori possono essere anche sintomo di infezioni, motivo per cui è necessario dedicargli la dovuta attenzione.  

Alcune condizioni che possono causare dolori articolari sono: influenza, meningite, epatite, morbo di Crohn, osteoporosi, sindrome premestruale e menopausa. 

Inoltre, l’indolenzimento articolare può presentarsi per effetto di vari farmaci, tra cui antibiotici e chemioterapici. 

I consigli di Casa del Sole per prevenire i dolori articolari  

Oltre alla terapia farmacologica, è possibile prevenire o alleviare il dolore tramite delle piccole accortezze che possono limitare la durata e la frequenza degli episodi dolorosi.  

Per prevenire il dolore alle articolazioni è bene evitare sovraccarichi con pesi eccessivi che possono causare traumi o incentivare movimenti sbagliati.  

Fondamentale mantenere una corretta postura, anche se questo alcune volte può risultare difficile. Prestare attenzione alle posizioni che il proprio corpo assume è necessario per evitare tensioni sia muscolari che a livello osseo.  

Di grande importanza è il peso forma. Un corpo pensante, infatti, potrebbe aggravare la situazione già delicata delle articolazioni. A questo si accompagna la necessità di mantenere uno stile di vita sano che prevede movimento per rinforzare la muscolatura e mantenere la funzione articolare.  

Per prevenire i dolori articolari è bene limitare il più possibile alcol e fumo.  

Ricordiamo però che nel caso in cui il dolore sia successivo a un trauma o a una contusione è necessario ricorrere alle cure mediche presso un Pronto Soccorso. 

Affidarsi alle cure di un esperto è di necessaria importanza quando il dolore insorge improvvisamente e non passa dopo tre o più giorni, se è associato a febbre, gonfiore o rossore della parte e se il dolore è acuto e non favorisce il movimento. 

Casa del Sole entra nella rete formativa dell’Università di Tor Vergata

Tor vergata

Ha inizio una collaborazione tra l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e la Clinica Polispecialistica Casa del Sole, che da questo momento entra nella rete formativa della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale.

Dalle prossime settimane, dunque, gli specializzandi della cuola potranno condurre all’interno della clinica il proprio percorso di formazione, collaborando con i professionisti che abitano quotidianamente la struttura di Formia.

Giornata Mondiale della Salute: un diritto fondamentale  

Mia salute, mio diritto

Come ogni anno dal 1950, il 7 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Salute, istituita per commemorare la nascita dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) nel 1948.  

La giornata offre un’opportunità unica per sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica, le istituzioni e la società su questioni cruciali legate alla salute globale.  

Il tema di quest’anno, “La mia Salute, un mio Diritto“, porta in primo piano la salute tra i diritti fondamentali di ogni individuo, sottolineando l’importanza di garantire a tutte le persone un accesso a cure di qualità senza discriminazioni.

La mia Salute, un mio Diritto 

Secondo un’indagine dell’OMS, sono ancora 140 i paesi che non riconoscono la salute come diritto fondamentale nella loro costituzione. Anche per questo, il tema di quest’anno riflette la necessità di promuovere la consapevolezza sui diritti alla salute e di affrontare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari. 

La mia salute, un mio diritto” è stato scelto, dunque, per evidenziare e ricordare un principio fondamentale, soprattutto a fronte di dati che, almeno fino al 2021, registravano ancora 4,5 miliardi di persone – più della metà della popolazione mondiale – non completamente coperte dai servizi sanitari essenziali

Siete certi, però, di conoscere i diritti collegati alla vostra salute? 

Cosa occorre alla tua salute?

Conoscere i propri diritti in tema di salute è fondamentale per garantire un accesso equo e universale ai servizi sanitari.  

Anche se possono apparire non immediatamente collegati, il diritto alla salute include in sé quello dell’accesso ai servizi sanitari essenziali, al cibo, all’acqua potabile, all’alloggio, all’igiene, all’informazione e alla partecipazione attiva nelle decisioni che riguardano la sanità. 

L’OMS sottolinea cinque principi per riassumere tutti questi diritti: disponibilità, accessibilità, valutazione dell’accessibilità e qualità. Garantire che tutti conoscano e possano esercitare questi principi è essenziale per promuovere la giustizia sociale e ridurre le disuguaglianze nella salute.  

La nostra Clinica si impegna quotidianamente a rispettare e promuovere i diritti dei nostri pazienti grazie a servizi di qualità, un ambiente sicuro e inclusivo per la cura di ogni individuo, impegnandoci a contribuire a un mondo in cui ogni persona possa godere pienamente del proprio diritto a una vita sana e dignitosa

Tu invece quanto ne sai sul tema? Scopri la campagna sul portale dell’OMS

Dott. Baiano: anticorpi monoclonali per la cura del tumore. I risultati dello studio 

Anticorpi Monoclonali

Il Dott. Baiano, Chirurgo d’eccellenza presso Casa del Sole, presenta con una videointervista il suo studio sulle mutazioni genetiche che sono alla base dell’insorgenza dei tumori

La ricerca è stata condotta su 500 pazienti affetti da neoplasia e sottoposti, dopo accurato studio preoperatorio, a un intervento chirurgico presso la nostra clinica polispecialistica. Dopo aver rimosso il tumore, una parte dello stesso è stata analizzata dall’anatomopatologa, la Prof.ssa Calogero, la quale ha potuto rintracciare i geni mutati che avevano portato alla malattia. 

Dai risultati delle analisi, sugli stessi pazienti è stato possibile applicare un’immunoterapia attraverso anticorpi monoclonali specifici per il tipo di tumore e adatti alla persona sottoposta alla cura. Questo trattamento ha dunque permesso di evitare le classiche chemioterapie. 

Il racconto completo nella videointervista. 

Videointervista:

Cosa ha significato la scoperta del DNA per la medicina moderna? 

Scoperta del DNA

71 anni fa, il 28 febbraio 1953, Francis Crick e James Watson annunciarono per la prima volta di aver scoperto la struttura di una macromolecola a doppia elica che avrebbe cambiato la storia della scienza e della vita dell’uomo: il DNA

Ma cosa ha significato questo per la medicina moderna? 

DNA: la scoperta rivoluzionaria

Una doppia catena formata da quattro nucleotidi alternati in sequenza (Adenina, Guanina, Citosina e Timina) e presente in tutti gli esseri viventi. Che il DNA esistesse era noto ben cento anni prima della sua scoperta, sebbene nessuno fosse riuscito a identificarne la composizione. Friedrich Miescher, ad esempio, aveva notato che ogni cellula contenesse nel proprio nucleo una sostanza acida, mentre Gregor Mendel, grazie ai suoi esperimenti, dimostrava l’esistenza di meccanismi di eredità. 

Proprio sulle tracce di Mendel, nella prima metà del Novecento, furono numerosi gli studi di biologi, medici e chimici a interrogarsi sulla natura dei geni.  Fu però solo all’inizio degli anni Cinquanta che Crick e Watson, mettendo insieme i numerosi studi condotti nel tempo, riuscirono a ricostruire il primo modello di DNA. Va ricordato, con questo, che la conferma definitiva avvenne grazie alla celebre Fotografia 51 di Rosalind Franklin, la chimica che per prima riuscì a immortalare con una fotografia una molecola di DNA in cui era possibile riconoscere la struttura a doppia elica. 

Che cosa ha significato il DNA per la medicina? 

Fin dalla sua scoperta, fu chiaro che il DNA avrebbe rivoluzionato il campo della medicina. Da quel momento e, soprattutto, dai successivi anni, le pratiche mediche si sono evolute passando da un approccio basato principalmente sui sintomi, a uno basato sulla comprensione delle cause genetiche sottostanti alla malattia. La scoperta del DNA, infatti, ha permesso ai medici di indentificare le cause di molte malattie ereditarie, sviluppando, di conseguenza, trattamenti mirati e personalizzati

Inoltre, conoscere il patrimonio genetico di un individuo ha permesso lo sviluppo di test genetici predittivi che possono identificare il rischio di sviluppare determinate malattie, consentendo ai medici di intraprendere azioni preventive o diagnosticare le malattie in fasi precoci.  

Ciò che più ha smosso il mondo scientifico è, però, la ricerca di un potenziale terapeutico e la possibilità di modificare il codice genetico per poter prevenire malattie di tipo ereditario. Questi studi hanno dato una spinta al campo della biologia molecolare e dell’ingegneria genetica, aprendo un dibattito nella comunità scientifica sulle sfide etiche e sui pericoli che si prospettavano. 

Uno sguardo sul futuro: il Progetto Genoma Umano 

Quando dagli anni Settanta dello scorso secolo diventò chiara l’esistenza di enzimi di restrizione capaci di tagliare e sostituire pezzi di DNA, la comunità scientifica cominciò a discutere della possibilità di intervenire sul genoma umano. Fin da subito venne preso in considerazione il potenziale terapeutico di tecnologie che fossero in grado di alterare il DNA e di cercare di correggere le mutazioni associate all’insorgenza di alcune patologie.  

Dagli anni Ottanta nacque, dunque, il Progetto Genoma Umano che aveva lo scopo di individuare ed eliminare i geni difettosi e di comprendere l’insorgenza di molte malattie come, ad esempio, il cancro. Protrattasi per quasi un ventennio, l’impresa ha consentito di sviluppare, negli ultimi decenni, terapie genetiche, cellulari e tissutali molto avanzate. Grazie a queste, oggi è possibile curare malattie fino a molti anni fa incurabili come, ad esempio, alcuni tumori del sangue infantile o ricostruire e rigenerare interi tessuti. 

Cuore al centro: febbraio dedicato alla consapevolezza sulle malattie cardiovascolari 

Malattie cardiovascolari

Il mese di febbraio si dedica al cuore, con una particolare attenzione alle malattie cardiovascolari, ancora oggi la prima causa di morte e un fattore di rischio verso danni permanenti e disabilità.  

Cosa sono le malattie cardiovascolari?

Le malattie cardiovascolari rappresentano un gruppo di patologie che possono influenzare la normale circolazione del sangue o il funzionamento del cuore. Tra le malattie più conosciute: 

  • Malattie cardiache coronariche (MCC), ovvero quelle che coinvolgono i vasi sanguigni (arterie coronarie) che forniscono sangue al cuore. L’accumulo di placche nelle pareti delle arterie coronarie può portare a condizioni come l’angina pectoris (dolore toracico) o l’infarto miocardico (attacco di cuore). 
  • Malattie cerebrovascolari che coinvolgono, invece, i vasi sanguigni che forniscono sangue al cervello. L’ictus è un esempio comune di malattia cerebrovascolare, che può essere causato da un’interruzione del flusso sanguigno al cervello (ictus ischemico) o da una rottura di un vaso sanguigno nel cervello (ictus emorragico). 
  • Malattie delle valvole cardiache che influiscono sulle valvole del cuore che regolano il flusso del sangue attraverso il cuore. Queste malattie possono includere stenosi (restringimento) o insufficienza (mancanza di tenuta) delle valvole. 
  • Insufficienza cardiaca, che si verifica quando il cuore non è in grado di pompare abbastanza sangue per soddisfare le esigenze del corpo. Può essere causata da diverse condizioni, tra cui malattie coronariche, ipertensione arteriosa e malattie delle valvole. 
  • Cardiomiopatie, ovvero i disturbi che colpiscono il tessuto muscolare del cuore, compromettendo la capacità del cuore di pompare sangue in modo efficiente. 

Queste malattie rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro paese: secondo un report del Ministero della Salute, queste sono responsabili del 34,8% di tutti i decessi (31,7% nei maschi e 37,7% nelle femmine). È previsto che questo numero accresca con il passare degli anni e la crescita della popolazione. Il Journal of the American College of Cardiology (JACC) ha registrato un aumento della mortalità da 12,4 milioni di decessi nel 1990 a 19,8 milioni del 2022. 

Quali sono le cause delle malattie cardiovascolari? 

Malattie cardiovascolari: a cosa sono dovute? 

Sono diversi i motivi che influenzano l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Queste combinano fattori genetici a quelli ambientali. 

I fattori di rischio includono tanto la storia familiare e individuale quanto lo stile di vita. Una predisposizione genetica o malattie pregresse possono accrescere la suscettibilità dell’individuo verso queste malattie, ma la combinazione con abitudini quotidiane scorrette ne aumentano notevolmente il rischio.  

Tra le patologie che possono influire sulla comparsa di malattie cardiovascolari troviamo l’ipertensione arteriosa (pressione alta), l’ipercolesterolemia o il diabete. 

Per quanto riguarda lo stile di vita, a gravare maggiormente sul cuore e il circolo sanguigno sono il fumo, una scorretta alimentazione o i casi di obesità. Inoltre, anche una vita sedentaria o alti livelli di stress possono influire negativamente sulla pressione sanguigna. 

Proprio a causa di questi fattori entra in gioco l’importanza di una costante prevenzione.

L’importanza della prevenzione 

Molti dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono modificabili attraverso l’adozione di azioni sane e responsabili. Mantenere una dieta equilibrata, esercitarsi regolarmente, evitare il fumo e moderare il consumo di alcol sono fondamentali per la prevenzione di queste malattie.  

A questo va aggiunto il continuo monitoraggio della propria salute: controllare regolarmente la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e altri fattori di rischio cardiovascolare con il supporto del proprio medico può aiutare a individuare tempestivamente eventuali problemi. 

Sebbene il controllo periodico sia consigliabile per ogni individuo, è particolarmente indicato per le persone sopra i 50 anni di età, dopo l’insorgere della menopausa per le donne e in generale qualora si presentino sospetti di malattie come, ad esempio, difficoltà respiratorie, giramenti di testa, o frequente presenza di dolore toracico.  

La nostra clinica si impegna a supportare i pazienti affetti da malattie cardiovascolari e a lavorare per migliorare le loro vite attraverso la diagnosi precoce, la cura e il trattamento. 

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