La cistite è un’infiammazione delle vie urinarie che interessa soprattutto la vescica e colpisce con maggiore frequenza le donne, ma non è da escludere anche nell’uomo. Imparare a riconoscerla e sapere cosa fare e cosa evitare è fondamentale per affrontarla in modo efficace e ridurre il rischio di ricadute.
Perché viene la cistite: le cause più comuni
Secondo la Fondazione Veronesi, la cistite è spesso legata a una combinazione di fattori che favoriscono l’irritazione o l’infezione delle vie urinarie. Le cause sono:
- Infezione batterica (in genere da Escherichia coli)
- Rapporti sessuali non protetti o troppo ravvicinati
- Alimentazione irritante per la vescica
- Igiene intima scorretta
- Alterazioni ormonali
- Uso di indumenti troppo stretti o sintetici
Sintomi da riconoscere subito
Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, la cistite presenta sintomi riconoscibili che, se individuati precocemente, permettono di agire in modo tempestivo e ridurre il rischio di complicanze.
Tra i sintomi più frequenti troviamo:
- Bruciore e dolore durante la minzione
- Stimolo urinario frequente e urgente
- Urina torbida o maleodorante
- Sensazione di peso al basso ventre
- In alcuni casi, presenza di sangue nelle urine
Cosa fare quando compaiono i sintomi
Il primo passo è consultare il medico ed eseguire esami delle urine e urinocoltura per confermare la diagnosi e l’origine della causa. È importante non iniziare trattamenti “fai da te”, per evitare l’uso scorretto degli antibiotici e il rischio di resistenze.
Abitudini efficaci per prevenire la cistite
Oltre alla terapia, alcune buone abitudini quotidiane aiutano a prevenire la comparsa della cistite o a ridurne la frequenza:
- Bere molta acqua durante la giornata
- Non trattenere mai l’urina
- Curare l’igiene intima senza eccedere nei lavaggi
- Indossare biancheria in cotone traspirante
- Urinare prima e dopo i rapporti
- Evitare l’uso eccessivo di assorbenti interni o salva-slip
Cosa mangiare (e cosa evitare) in caso di cistite
L’alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione e nella gestione della cistite. Alcuni cibi irritano la parete della vescica, accentuando bruciore e dolore, mentre altri aiutano a sfiammare l’infiammazione e a mantenere le urine più diluite.
Durante la fase acuta si devono eliminare o ridurre fortemente tutti gli alimenti irritanti, come cibi piccanti, salse a base di pomodoro, agrumi, cioccolato, caffè e alcolici. Anche le bevande zuccherate o contenenti dolcificanti artificiali peggiorano i sintomi.
Meglio privilegiare una dieta semplice, a base di verdure cotte, cereali integrali, frutta non acida (come mela e banana), proteine leggere (come pollo e pesce) e abbondante acqua naturale. Bere molto è fondamentale per aiutare l’organismo a eliminare i batteri attraverso le urine.
Ogni persona reagisce in modo diverso a determinati cibi: per questo motivo, è utile osservare le proprie reazioni e parlarne con il medico o un nutrizionista.
Cistite post-coitale: come prevenirla dopo i rapporti
La cistite post-coitale è una forma frequente, soprattutto nelle donne, e si manifesta dopo i rapporti sessuali. In questi casi, i sintomi tipici della cistite compaiono entro poche ore o il giorno successivo, con bruciore, urgenza urinaria e dolore al basso ventre.
Il motivo principale è la risalita dei batteri lungo l’uretra durante il rapporto, in particolare quando la flora batterica vaginale è alterata o quando ci sono condizioni anatomiche favorevoli (come un’uretra molto corta).
Per prevenirla è importante seguire alcune semplici accortezze:
- Urinare subito dopo il rapporto per aiutare a eliminare eventuali batteri
- Curare l’igiene intima, senza esagerare con i lavaggi
- Utilizzare detergenti con ph acido e non aggressivi
- Mantenere una buona idratazione
- Parlare con il ginecologo in caso di episodi ricorrenti: esistono protocolli specifici per la prevenzione, che includono anche l’uso mirato di integratori o, in alcuni casi, antibiotici a basso dosaggio sotto controllo medico.
Prendere sul serio la cistite dopo i rapporti è importante, perché la ripetizione frequente degli episodi influisce sulla qualità della vita e sulla serenità della sfera intima.
Cistite interstiziale: quando non è un’infezione
Esistono anche forme di cistite più gravi, come la cistite interstiziale, non causata da infezione ma legata a una disfunzione cronica della parete vescicale. La cistite interstiziale è più diffusa di quanto si pensi, ma viene spesso sottodiagnosticata perché i sintomi imitano quelli della cistite batterica, senza però rispondere agli antibiotici.
I disturbi includono dolore pelvico, stimolo urinario frequente e fastidio durante i rapporti. Le cause esatte sono diverse da persona a persona, ma spesso nasce da cistiti trascurate o curate male, che danneggiano la mucosa e portano a infiammazione e ipersensibilità cronica. Il trattamento è personalizzato e può includere dieta mirata, farmaci sintomatici, infiltrazioni vescicali di acido ialuronico e fisioterapia del pavimento pelvico.
Ascoltare i segnali del proprio corpo, curare l’igiene, seguire un’alimentazione adeguata e rivolgersi al medico in caso di sintomi ricorrenti sono le basi per tutelare il benessere delle vie urinarie e prevenire le recidive.